VITA E MORTE IN ESTREMO DUELLO
Sabrina Morotti – Liceo Scienze Umane
E’ buio;
nelle profonde tenebre dei cuori
una pietra rotolata
sigilla
la Vita.
Gemiti silenziosi
esalano dalle labbra
esauste della Madre
trafitta col Figlio.
E una spada ti ha trapassato
l’anima, dolce Maria.
Ma tu, mite colomba, speri,
in piedi presso la croce,
ricurva accanto al sepolcro.
L’ora della morte
non può vincere.
L’Uomo , il Figlio Tuo, tradito e condannato
è l’Eccelso, il Sublime;
nelle Sue mani
stringe lo scettro.
Passato nel supplizio
per amorosa decisione,
spezza il pungiglione della Morte.
La terra, sconvolta
dalle fondamenta,
avvolta nell’oscurità,
attende l’alba
del fortunato giorno dopo il Sabato.
Gaudio indicibile,
libertà autentica!
O uomini, siete redenti!
Momento atteso
dalle lontananze del tempo,
ora pienamente compiuto.
Anch’io spero!
Spero che l’umanità risorga
dal flagello del virus.
Spero che la piaga
sia rimarginata,
che il pianto di tanti fratelli
orfani dei loro cari
bagni fecondo un tempo nuovo…
…che un’aurora benedetta
sorga
annunciando il ritorno alla vita,
l’uscita dai sepolcri oscuri delle quarantene.
…Spero in Te, o Dio!