“Un’altra carezza di Francesco. Il papa chiama l’Eco di Bergamo”

Papa Francesco con Il direttore de «L’Eco», Alberto Ceresoli, nel maggio del 2018

Con questo titolo si apre un articolo dell’Eco di Bergamo del 15 aprile in cui si racconta della telefonata del Papa al direttore Alberto Ceresoli.  Una telefonata arrivata del tutto inaspettata alle 18,30 del 14 aprile in cui il Papa ha fatto sentire la Sua vicinanza a quanti raccontano e danno un nome alla sofferenza che la città di Bergamo sta vivendo: «Dare i nomi alla gente che muore e raccontare le loro storie è un’opera di carità molto grande per la quale vi ringrazio davvero tanto».

Il direttore racconta:

 “La telefonata arriva sul far della sera, una manciata di minuti dopo le 18.30 da un numero sconosciuto. Sono tentato di non rispondere, ma nell’ultimo mese e mezzo sono state molte le telefonate di colleghi di mezzo mondo che volevano parlare con il giornale e non mi sembrava corretto lasciare qualcuno di loro senza risposta. Così rispondo: «Sono il Papa» mi sento dire. In effetti la voce era proprio la sua, ma deve essermi uscito un «Santità?» talmente sorpreso che il Papa sgombra subito il campo con la sua consueta bonomia: «Si, si, sono il Papa. Ogni volta che chiamo qualcuno al telefono pensano tutti a uno scherzo, ma sono io davvero».

Un episodio che ci colpisce molto perché il Papa vuole farci sentire la Sua vicinanza e mostrarci il Suo volto di carità verso i sofferenti.

ECO DI BERGAMO

Con sincera commozione

Marilina Celotto