CAMBIO DI PROSPETTIVA

Andrea Vasini – Primo anno “Alan Turing”

Non è un segreto che il Coronavirus, scientificamente denominato Covid-19, abbia portato la civiltà umana attuale a misure estreme, indispensabili per mettere un punto alla disastrosa situazione causata dalla diffusione del contagio. Dopo la chiusura dei luoghi che maggiormente portavano le persone a passare un gran tempo a stretto contatto, come discoteche e biblioteche, si è aggiunta quella di tutti i luoghi pubblici, compresi bar e negozi. Non vedendo però un rallentamento nella propagazione del virus, le autorità si sono viste costrette a mettere in clausura tutti gli abitanti delle zone maggiormente colpite.

 Questa quarantena, per ovvie ragioni, non è stata vista di buon occhio. In particolare, i ragazzi, abituati a passare molto tempo in compagnia tra la scuola e le attività pomeridiane, hanno visto questa situazione come una punizione. Ciononostante, basta cambiare prospettiva sulla clausura per capire che non deve per forza essere qualcosa di negativo.

È vero che l’uomo è un animale sociale e ha bisogno di contatti con esseri della sua stessa specie. Tuttavia, essendo impossibile incontrarsi con i propri amici, la quarantena può aiutare a ritrovare e riscoprire il legame con la propria famiglia. Io per primo ho provato una gran gioia nel riallacciare con la mia famiglia rapporti, che si erano più o meno persi a causa dei ritmi di vita differenti di ognuno di noi. Mia sorella Gaia è tornata dagli Stati Uniti proprio questa settimana, e la quarantena mi ha dato la possibilità di parlarle e di confrontarci sui rispettivi anni.

In secondo luogo, avendo più tempo per me stesso e per coltivare i miei interessi, ho iniziato a vedere la lettura con occhi diversi. Ho scoperto che è un passatempo ottimo, che mi permette di viaggiare con la mente, cosa che non posso fisicamente a causa del Covid-19.

 In sostanza, questa quarantena non dovrebbe essere vista come una punizione, ma come un’occasione per riscoprire noi stessi, i nostri interessi e la nostra famiglia, in una situazione che non si può definire ideale, ma che può essere proficua, se solo vogliamo che lo sia!