IL SILENZIO

Giovanna Roggi – Coordinatore didattico Scuola Secondaria di Primo Grado “Suore Sacramentine”

Cosa mi ha maggiormente colpito in questi lunghi giorni di coronavirus è il silenzio.

A me che piace il rumore del traffico, il vociare delle persone e il rombo degli aerei, adesso tutto ciò mi manca.

Io che avrei abitato “in piazza Duomo a Milano” (così ero solita dire agli amici), adesso anche piazza Duomo è deserta e silenziosa: non la riconosco!

Non è vero che nel silenzio trovi te stesso! Nel silenzio, il dolore e la tristezza ti fanno compagnia, ma di esse ne so già abbastanza, anzi troppo!!

Ricordo con nostalgia il brusio creato dall’affaccendarsi, dalla fretta e dall’incombere dell’inizio delle varie attività.

Aspetto con ansia che il rumore, per tanti, fastidioso, accarezzi le mie orecchie per farmi capire che la vita ricomincia anche se non sarà mai uguale a quella che mesi fa abbiamo lasciato o meglio che ci ha lasciati.

Che dire del silenzio che è legato alla scomparsa di qualcuno?

Quel silenzio è dolore che non passa, che ti rimane nel cuore e nella mente.

Il ricordo con il tempo sbiadisce, ma non finisce e si riaffaccia ogni qualvolta il” silenzio” fa capolino.

Non ricordo chi ha detto:” Un assoluto silenzio conduce alla tristezza; offre un’immagine della morte”.

Ecco “Il silenzio” di F. Garcia Lorca:

Ascolta….il silenzio.

E’ un silenzio ondulato,

un silenzio,

dove scivolano valli ed echi

e che piega le fronti al suolo”.

A voi….l’interpretazione di questa poesia!

Chissà, in periodi migliori, il mio “silenzio” sarà diverso??