Diario di ordinaria Scuola a distanza all’epoca del Coronavirus

Donato Mazzei – Professore Tecnologico “Alan Turing”

UN PROGETTO EDUCATIVO E FORMATIVO CHE NON SI INTERROMPE

Bergamo 21 febbraio 2020

Docenti e studenti partecipano, come ultimo impegno prima delle imminenti vacanze di Carnevale, al Convegno “Per i Centennials una scuola capace di guardare al futuro” e ascoltano con interesse gli interventi di relatori  di alto profilo: parlamentari, dirigente dell’Ufficio Scolastico, docenti di scuole statali e paritarie,  Presidente e  Direttore di Fondazione Clerici.  I relatori presentano esperienze di innovazioni didattiche e nuovi strumenti da usarsi in chiave educativa, pensando una Scuola che accolga il cambiamento, ma metta sempre al centro la persona nel processo educativo.
Ma le notizie viaggiano veloci e, già nella notte di venerdì 21 febbraio, si conferma il propagarsi di un virus nel sud della Lombardia, a Codogno. Una parola nuova, coronavirus, si introduce nelle nostre case e cattura la nostra attenzione su una epidemia, un problema di “altri”,  di  un paese lontano: una provincia , una città della Cina (Hubei, Wuhan).  Ma il virus si propaga più veloce dei nostri pensieri e diventa un problema a largo raggio: Codogno, Cremona, Milano, Bergamo e tutta la Lombardia. Non si rientra perciò a scuola.

Venerdi 28 Febbraio 2020

L’Istituto Paritario di Bergamo delle Suore Sacramentine e la Direzione della Fondazione Luigi Clerici decidono, nell’attesa, di non interrompere il dialogo educativo e avviare l’uso delle piattaforme software, per la didattica a distanza, già disponibile nell’Istituto. Nel giro di qualche giorno, il progetto parte, riscuotendo entusiasmo e reciproca collaborazione di docenti e studenti. Un breve saluto agli studenti, scambio di informazioni sullo stato di salute, verifica delle difficoltà a comunicare, a stabilire una relazione a distanza con gli strumenti informatici a disposizione e il dialogo educativo e formativo riparte, mantenendo vivo l’obiettivo principale, quello di tramettere ciò per cui è nato: cultura, bellezza, umanità.

 2-15 marzo 2020

Mantenendo l’orario scolastico in corso, si avviano le lezioni online, attività interattive con uso di software, produzione di testi e presentazioni, sfruttando tutte le risorse disponibili. I docenti condividono competenze ed esperienze e ciascuno usa gli strumenti e i metodi più adatti alla propria disciplina; sperimenta l’utilizzo di nuovi software per creare presentazioni, video, quiz e simpatiche animazioni. Sostenuti dalla passione: scoprire, ricercare, approfondire, studiare, ma anche riflettere insieme sul dramma che tocca le nostre città, gli studenti proseguono la scuola.
La situazione del Paese però diventa drammatica, si parla di PANDEMIA! tutto il mondo ne è coinvolto!
In Italia aumentano i numeri dei contagiati, ma la situazione più drammatica è proprio nella nostra regione, la Lombardia, e in particolare la città di Bergamo e la Val Seriana; muoiono medici, operatori sanitari che, con grande generosità, lavorano incessantemente; muoiono numerosi sacerdoti che non lasciano soli di fronte alla morte chi ha bisogno di una parola di conforto e di benedizione; non solo ma alcuni sacerdoti hanno persino rifiutato il respiratore per cederlo a pazienti più giovani. Si alternano perciò ore di lezione di vita, lasciando spazio agli studenti di esprimere emozioni, paure, dubbi, fatiche, sofferenze che portano nel cuore, ad argomenti scolastici.  Teorie scientifiche, filosofiche, autori della letteratura italiana e latina … viaggiano, tramite i bit, sui canali informatici senza temere il contagio, anzi, trasmettendo un particolare contagio: quello della meravigliosa e maestosa bellezza della conoscenza. Ci sentiamo una comunità, una comunità unita nella distanza.

 15-30 marzo 

Purtroppo, questi sono i giorni centrali del contagio: le paurose immagini del 18 marzo, che ritraggono i tristemente famosi camion dell’esercito, non le scorderemo mai. Intanto tentiamo di comunicarci coraggio per stare a galla: si continuano le lezioni, e si prosegue gestendo la scuola nonostante la surrealtà.

 1-10 Aprile

La Pasqua in quarantena avvia una profonda riflessione nel Paese e nel mondo intero su quali siano i valori fondanti della nostra società.
Siamo sollecitati a interrogarci, a cercare di dare un senso a questo momento di prova e di dolore, a guardare con solidarietà gli altri, soprattutto a coloro che soffrono, a prendere decisioni di con-versione in tutti i sensi. E’ il tempo di una più intensa supplica della presenza di Dio e del suo agire misericordioso e benevolo perché non ci lasci in balia di questa tempesta che sconvolge le nostre vite. Siamo consapevoli che niente sarà come prima, quando tutto ciò avrà termine, neanche la scuola: per questo motivo, ci impegniamo a vivere con rinnovata intensità questi duri momenti, nella consapevolezza che ogni crisi porta con sé un’enorme possibilità di cambiamento se attraversata con criterio, responsabilità personale, sociale e senso di solidarietà.